Daniela Possagno

Daniela Possagno

Project editor e iconografa

Project editor e iconografa

Da oltre 25 anni  opera nel mondo dell’editoria tradizionale e digitale.
Ha seguito tutte le fasi di realizzazione del “libro” nelle sue più varie espressioni dalle grandi opere enciclopediche e tematiche, ai volumi monografici illustrati, ai cataloghi, ai libri per bambini, ai collaterali venduti in edicola con i giornali, ai libri di pregio.
Project editor e responsabile dell’iconografia presso la casa editrice UTET, dopo aver iniziato come redattrice dei testi di grandi opere, è passata alla realizzazione di volumi che ha curato e coordinato dalla fase progettuale insieme all’autore, all’analisi del contenuto, alla ricerca dell’apparato iconografico, alla revisione dell’impaginazione.

Negli ultimi anni ha acquisito sempre maggior capacità nella gestione di rapporti con istituzioni e realtà esterne, archivi fotografici e fotografi, in particolare ha coordinato service editoriali e collaboratori seguendo la realizzazione del compito loro affidato e verificando il rispetto di costi e timing.
Si è anche occupata di digital content per l’area web utilizzata per veicolare i libri di pregio seguendo ricerca iconografica e impostazione grafica di alcuni siti.
Per quanto riguarda gli ultimi progetti digitali pubblicati o collegati a volumi di pregio, ha partecipato alla costruzione dei siti di Giuseppe Verdi, Botticelli, Pompei e i progetti “passioneperlacultura” e “visioni impossibili”.
Ha fatto parte del team di progetto della mostra curata da Utet “Visioni impossibili. Botticelli, Leonardo e Raffaello. Nuove tecnologie per vivere l’arte” allestita nel marzo 2012 al Museo delle Scienze di Milano.
Ha gestito la revisione testi degli ebook Natural Antioxidants in General Medicine and in Dermatology di T. Lotti, J. Hercogova , D. Turini , L. Tognetti , V. Barygina , Y. Valle (febbraio 2013) e Vitiligo: What’s New, What’s True di T. Lotti, J. Hercogova,  R.A. Schwartz, A.M. D’Erme, I. Korobko, Y. Valle (giugno 2013) pubblicati da World Health Academy.