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Le ricerche - Storie di vita

CARLO FANTINI
Imprenditore tessile
Andezeno - Fantinex s.p.a. via Chieri, 73 - 22 febbraio 2005
"La nostra azienda è stata costituita in Chieri nel 1926 da mio nonno Paolo Fantini che diede inizio a questo tipo di attività.
Anche mio padre Stefano e mio fratello Paolo sono successivamente entrati a far parte dell'azienda.
Io mi sono affiancato a loro nel 1957 all'età di diciassette anni quando ho interrotto gli studi.
La nostra sede era in via S. Raffaele e qui si producevano copriletti e tessuti per arredamento.
Lo spazio a nostra disposizione non era sufficiente e così dovemmo prendere in affitto alcune vecchie case vicine per depositare i nostri filati.

Nel 1968 ci siamo trasferiti nel nuovo stabilimento di Andezeno con locali ampi e luminosi.
La nostra produzione si è orientata verso i mercati esteri a partire dal 1960 con un'esportazione pari al 15% dei nostri prodotti. Negli anni successivi abbiamo aumentato l'export, fino ad arrivare a vendere il 95% sulle piazze estere nel 1968.
Abbiamo conquistato il mercato americano con copriletti ad orlo "invisibile" che venivano collocati attraverso un intermediario.
La richiesta dei nostri prodotti era alta, ma il mediatore ad un certo punto smise di pagarci adducendo come pretesto la richiesta dell'esclusiva sugli articoli che trattava. Ci siamo così ritrovati senza lavoro, con i magazzini pieni di merce e per un anno abbiamo incontrato serie difficoltà nelle vendite.
Siamo riusciti a superare questo difficile momento grazie ad un nuovo cliente: la società americana Metasco che aveva i propri uffici a Firenze, alla quale abbiamo praticato dei buoni prezzi. Poi sono arrivate le altre ditte come la Sears Roebuk, la Macy, la Penny con le quali abbiamo lavorato bene fino al 1980. Anche queste aziende avevano i loro uffici a Firenze e i loro proprietari venivano in Italia due volte all'anno per decidere i disegni e fare i loro ordini. Era il loro "bacio della morte": lavoravamo solo per questi clienti e con due ordini ci davano il lavoro per tutto l'anno.

Con la nascita delle trapunte e dei piumoni la nostra produzione è entrata in crisi: abbiamo dovuto riconvertirci, cercare nuovi clienti, cambiare i nostri telai.
Mio figlio Stefano è entrato in azienda nel 1987 e cinque anni dopo anche l'altro figlio Giovanni si è unito a noi.
La nostra azienda è a conduzione familiare e anche noi lavoriamo con i nostri dipendenti. Nel 2004 abbiamo di nuovo sostituito i nostri telai, passando da quelli con 240 colpi a quelli con 360 battute. I nostri dipendenti sono oggi una cinquantina mentre quando eravamo a Chieri con i vecchi telai avevamo circa novanta addetti.

Cerchiamo di essere sempre innovativi creando in continuazione cose nuove. Siamo in grado di consegnare alcuni prodotti entro le ventiquattro ore. La concorrenza cinese è oggi più che mai agguerrita: ci vengono copiati i cataloghi ed i prodotti. C'è il rischio di dover diventare degli artigiani. Con gli altri imprenditori chieresi non ci sono mai stati particolari accordi collaborativi; invece abbiamo intrecciato buoni rapporti commerciali con alcuni imprenditori della Brianza."

 

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