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Le ricerche - Storie di vita

Testimonianza di Maria Vergnano
(classe 1920)
Vedova dell'imprenditore tessile Giuseppe Fissore
Chieri - via San Giorgio - 7 e 8 aprile 2005
"Mio marito Giuseppe Fissore insieme a mio fratello Mario Vergnano ha costituito la Stamperia Elettrostampafloc nel 1955 in via Gualderia, 1, a Chieri, in una parte dei locali che vennero successivamente occupati dalla ditta Rigo.
Nello stesso stabile c'erano altre stamperie: sotto di noi, al piano terreno, c'era la ditta Casalegno e Stizzoli, al terzo piano c'era l'azienda del sig Giuseppe Vay e nel cortile c'era la società di Eugenio Casalegno oggi Casalegno Tendaggi.
Le tre stamperie praticavano un tipo di stampa a colori mentre noi realizzavamo il floc: una particolare procedura che utilizzando la colla vinavil e la polvere di raion consentiva un tipo di stampa in rilievo. La polvere di raion veniva messa in un setaccio elettrostatico e da qui fatta cadere a pioggia su un quadro di stampa largo circa tre metri. La colla presente sul tessuto, entrando in contatto con il raion, ne faceva rialzare il pelo mettendolo in rilievo con un aspetto simile a quello del velluto. Il disegno veniva scelto dal cliente e poi portato dall'incisore il signor Bertolino perché preparasse i quadri. Erano necessari diversi quadri per comporre i vari disegni. Dopo la stampa il tessuto veniva sollevato e steso su una barra di ferro affinché asciugasse; qui rimaneva per un'intera notte. Successivamente il tessuto veniva spazzolato e trasferito al finissaggio. La nostra produzione era molto varia: copriletti, tovaglie che erano fornite ad una ditta di Pistoia, tessuti per abbigliamento, veli per bare che ci venivano ordinate dalla ditta Fraire di Venasca, veli da chiesa.
Avevamo due tavoli da 25 metri con 12 dipendenti ed a Chieri eravamo gli unici a realizzare questo tipo di stampa.
Pur essendo tutte vicine, le quattro aziende si sono sempre rispettate a vicenda e non si sono mai fatte concorrenza. Era molto bello lavorare in completa armonia; ancora oggi porto dentro di me questo caro ricordo.
Agli inizi degli anni Sessanta ci siamo trasferiti in via della Pace dove potevamo lavorare in locali più ampi: avevamo infatti a nostra disposizione due laboratori che ci permettevano la lavorazione di tessuti con un'altezza maggiore.
Anch'io ho dato una mano nell'azienda di famiglia, facendo con passione e soddisfazione il mio lavoro.
Nei primi anni Settanta ci siamo trasferiti un'altra volta stabilendoci in via Vittorio Emanuele di fronte all'oratorio S. Luigi, rilevando la stamperia Printex dal sig Paganini. In quegli anni mio figlio Armando è entrato in azienda insieme ad un nuovo socio: il sig Rosso. Avevamo 4 tavoli da 40 metri, effettuavamo stampe fino a 6 colori e stampavamo fino a 2.000 metri ti tessuto al giorno. Nello stesso stabile c'era anche il sig Paganini che produceva la frangia. Noi e questa ditta avevamo un unico ufficio in comune, per risparmiare sulle spese, ed anche qui siamo sempre andati d'accordo.
Nel '75 la stamperia si è trasferita ad Andezeno con il nome di: Stamperia Fissore Armando.
Il successo del floc, iniziato negli anni Sessanta, ha conosciuto i primi momenti di crisi nel decennio successivo fino a declinare agli inizi degli anni Ottanta a causa dell'impossibilità di stirare i tessuti trattati con questo tipo di stampa. Proprio in questo periodo noi ci siamo ritirati dall'attività"

 

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