"Agli
inizi del Novecento mio nonno Giovanni era socio con Zanolo
e Durando in una tessitura che si trovava in via Visca, 4.
Questa attività venne portata avanti per alcuni anni
e poi i tre soci si divisero. Alla morte di mio nonno, avvenuta
nel 1920, mio padre Giorgio, che era il primo di otto fratelli,
ottenne il congedo anticipato dal servizio militare per poter
portare avanti la conduzione dell'azienda paterna. Negli anni
successivi anche i suoi fratelli si unirono a lui nell'attività
di famiglia. Nel 1931 ci fu il primo trasferimento dell'azienda
nei locali di via dei Giardini, 16. Nel 1940 mio padre Giorgio
si divise dai suoi fratelli, stabilendosi in via Garibaldi
all'angolo con via Amendola, nello stabile dove prima si trovava
il pastificio Valzania. In quell'epoca bisognava ottenere
l'assegnazione dei filati per potersi mettere in proprio;
mio padre riuscì a beneficiare di questa concessione
ed iniziò a lavorare usando quattro telai Colombo. |
Nel
periodo della guerra egli dovette ospitare a casa sua due
ufficiali tedeschi che erano di stanza a Chieri ed appartenevano
al comando militare che aveva la sua sede nella villa del
sig Ostino. Uno di questi ufficiali era direttore, in patria,
di una azienda dove si producevano telai: la Grossmayer. Fu
proprio in seguito al suo interessamento che mio padre riuscì
a farsi consegnare i due telai ordinati all'apertura della
sua ditta. La produzione era soprattutto costituita da copriletti
di cui vi era una certa richiesta. |
|
I
fratelli di mio padre: Carlo, classe 1904, Sebastiano, classe
1910, Giuseppe, classe 1920, continuarono la loro attività
in via dei Giardini fino alla fine degli anni Cinquanta. Poi
divisero le attività e l'edificio dove lavoravano venne
frazionato in tre parti. Carlo diede origine alla ditta Icatex,
producendo tessuti per arredamento, Sebastiano costituì
la Copertex, realizzando coperte e tessuti per arredamento,
Giuseppe diede vita alla Tessilgabe, specializzata nella produzione
di passamaneria. Essi continuarono il loro lavoro fin verso
la metà degli anni Settanta. La sorella Teresa, classe
1907, diventò socia nell'Arital con Aldo Levi e Vincenzo
Rusco il quale, a sua volta, era il cognato di mio zio Giuseppe
in quanto aveva egli aveva sposato sua sorella Rita.
Io sono entrato in azienda all'età di 14 anni dopo
aver frequentato le scuole tecniche e, contemporaneamente
al lavoro, frequentavo la scuola serale di tessitura a Torino.
Mio fratello Carlo, classe 1929, è entrato con me in
società dopo la guerra. In quegli anni avevamo una
ventina di telai, 55 dipendenti e lavoravamo facendo i doppi
turni. I nostri prodotti erano tessuti per arredamento e per
borse. La nostra clientela era sparsa in tutta l'Italia e
veniva da noi per fare i suoi ordini. Esportavamo anche alcuni
articoli della nostra produzione in Nord America, Sud Africa,
Marocco,Inghilterra.
Nel 1961 abbiamo costruito un nuovo stabilimento in via Guarniero
e, nel 1989, mi sono ritirato dall'attività per motivi
di salute, lasciando a mio fratello Carlo ed ai suoi figli
la mia quota in azienda.
Sono stato iscritto alla LIT ed all'Unione Industriale e inoltre,
come era consuetudine in quei tempi per gli industriali, ho
portato il Baldacchino alla processione del Corpus Domini." |