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Le ricerche - Storie di vita

Testimonianza di Giovanni Gastaldi - ex imprenditore
(classe 1926)
Chieri - Istituto B. Vittone - 27 aprile 2005
"Agli inizi del Novecento mio nonno Giovanni era socio con Zanolo e Durando in una tessitura che si trovava in via Visca, 4. Questa attività venne portata avanti per alcuni anni e poi i tre soci si divisero. Alla morte di mio nonno, avvenuta nel 1920, mio padre Giorgio, che era il primo di otto fratelli, ottenne il congedo anticipato dal servizio militare per poter portare avanti la conduzione dell'azienda paterna. Negli anni successivi anche i suoi fratelli si unirono a lui nell'attività di famiglia. Nel 1931 ci fu il primo trasferimento dell'azienda nei locali di via dei Giardini, 16. Nel 1940 mio padre Giorgio si divise dai suoi fratelli, stabilendosi in via Garibaldi all'angolo con via Amendola, nello stabile dove prima si trovava il pastificio Valzania. In quell'epoca bisognava ottenere l'assegnazione dei filati per potersi mettere in proprio; mio padre riuscì a beneficiare di questa concessione ed iniziò a lavorare usando quattro telai Colombo.
Nel periodo della guerra egli dovette ospitare a casa sua due ufficiali tedeschi che erano di stanza a Chieri ed appartenevano al comando militare che aveva la sua sede nella villa del sig Ostino. Uno di questi ufficiali era direttore, in patria, di una azienda dove si producevano telai: la Grossmayer. Fu proprio in seguito al suo interessamento che mio padre riuscì a farsi consegnare i due telai ordinati all'apertura della sua ditta. La produzione era soprattutto costituita da copriletti di cui vi era una certa richiesta.
I fratelli di mio padre: Carlo, classe 1904, Sebastiano, classe 1910, Giuseppe, classe 1920, continuarono la loro attività in via dei Giardini fino alla fine degli anni Cinquanta. Poi divisero le attività e l'edificio dove lavoravano venne frazionato in tre parti. Carlo diede origine alla ditta Icatex, producendo tessuti per arredamento, Sebastiano costituì la Copertex, realizzando coperte e tessuti per arredamento, Giuseppe diede vita alla Tessilgabe, specializzata nella produzione di passamaneria. Essi continuarono il loro lavoro fin verso la metà degli anni Settanta. La sorella Teresa, classe 1907, diventò socia nell'Arital con Aldo Levi e Vincenzo Rusco il quale, a sua volta, era il cognato di mio zio Giuseppe in quanto aveva egli aveva sposato sua sorella Rita.
Io sono entrato in azienda all'età di 14 anni dopo aver frequentato le scuole tecniche e, contemporaneamente al lavoro, frequentavo la scuola serale di tessitura a Torino. Mio fratello Carlo, classe 1929, è entrato con me in società dopo la guerra. In quegli anni avevamo una ventina di telai, 55 dipendenti e lavoravamo facendo i doppi turni. I nostri prodotti erano tessuti per arredamento e per borse. La nostra clientela era sparsa in tutta l'Italia e veniva da noi per fare i suoi ordini. Esportavamo anche alcuni articoli della nostra produzione in Nord America, Sud Africa, Marocco,Inghilterra.
Nel 1961 abbiamo costruito un nuovo stabilimento in via Guarniero e, nel 1989, mi sono ritirato dall'attività per motivi di salute, lasciando a mio fratello Carlo ed ai suoi figli la mia quota in azienda.
Sono stato iscritto alla LIT ed all'Unione Industriale e inoltre, come era consuetudine in quei tempi per gli industriali, ho portato il Baldacchino alla processione del Corpus Domini."

 

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